Anatomia esperienziale, BMC

“La mente è come il vento e il corpo è come la sabbia: se vuoi sapere come soffia il vento, puoi guardare la sabbia”.
Bonnie Bainbridge Cohen

“Attraverso tocco e movimento gli organi ci parlano nella loro lingua. E ogni volta ci dicono qualcosa di noi e io credo  e sento  questa cosa profondamente vera”.
A differenza dell’anatomia classica che studia il corpo solo attraverso tavole e modelli anatomici, l’approccio esperienziale si basa sulle informazioni che ci arrivano direttamente dal movimento, dal contatto e dalla voce.

E’ un approccio integrato all’analisi e alla rieducazione del movimento somatico: attraverso  la personificazione e la riorganizzazione di modelli porta ad accrescere la consapevolezza e l’efficienza con cui ci si muove nel mondo.

Pioniera di questa ricerca e nuova visione è  l’americana Bonnie Bainbridge Cohen che fonda il BMC (Body Mind Centering) Grazie a  lei e altri ricercatori, l’anatomia è diventata un modo per conoscere il proprio corpo dall’interno e per cogliere i messaggi di quell’intelligenza più profonda che il corpo esprime.

Gli organi rappresentano la radice dei nostri veri bisogni, delle nostre motivazioni legate all’esserci. Riconnetterci alla nostra organicità significa riaprirci a un sentire ricco di emozioni e a una pienezza che ci riporta, in modo autentico, a chi siamo.

Conoscere  il pavimento pelvico attraverso il contatto, il movimento e la visualizzazione, significa incontrare una qualità accogliente, morbida, rotonda. Sono dinamismi legati alla terra, al sangue. Gli stessi che possiamo trovare nelle danze tribali che sono calde e potenti.