Oggi parliamo di pavimento pelvico, cos’è?
E’ la parte del nostro corpo più sconosciuta si trova nella parte più bassa del bacino, questa zona è carica di vissuti, di reazioni istintive, viscerali, è un’area estremamente sensibile e modificabile; ai segnali di pericolo, si pone in stato di allarme e di difesa e si contrae; reagisce alle emozioni, alle sensazioni, ai sentimenti, ai pensieri.
E’ una parte del nostro corpo molto carica emozionalmente e connessa al ns inconscio, è legata alla gioia , al piacere, all’abbandono, spesso porta in sé esperienze di paura, angoscia, inquietudine, dolore, inibizione, oppressione, violenza, panico.
Nelle sue cellule sono registrate esperienze vissute: le chiamiamo memorie uterine, legate alle nostre antenate ma sono in realtà memorie dalla nascita dell’umanità ad oggi, una storia legata al piacere-dispiacere legato all’esperienza femminile delle generazioni passate.
Molto presto già da bambine si impara che quest’area è tabù è proibizione… eppure la vita delle donne e non solo è scandita da cicli di natura sessuale, percepibili come sensazioni fisiche a livello genitale.
Le donne sono state tenute ferme attraverso il controllo del loro corpo, della loro energia sessuale, della loro potenza e del loro potere.
E’ innegabile che va restituito questo potere e ciò significa ridare alla donna la consapevolezza di poter vivere in prima persona i momenti più importanti di essere femmina.
E’ con passione e amore che propongo il lavoro sul perineo nella assoluta convinzione che questo è il luogo dell’identità e dell’integrità della donna.
La mia esperienza di ormai , 30 anni nel mondo dello yoga, dello shiatsu, di tante pratiche mirate al benessere della persona e della ginnastica pelvica mi fa dire che il lavoro corporeo può consentirci di addentrarci di più in questi luoghi sconosciuti e farci connettere con la nostra forza e il nostro potere.
Quindi ci addentriamo nell’ area pelvica’ che si intende il bacino, tutti gli organi in esso contenuti, la colonna vertebrale lombare, le anche, i fianchi, (il cingolo pelvico) le gambe e gli organi di riproduzione.
Abbiamo ora scoperto che questa zona è carica di vissuti di reazioni istintive e viscerali, quello di cui forse non siamo altrettanto consapevoli è che parte del benessere degli organi pelvici è legata alla nostra capacità di sentirne le reazioni e di percepirne i confini muscolari.
Le proposte di ginnastica pelvica sono molteplici: i più propagandati sono gli esercizi Kegel, quello che io propongo è una pratica diversa.
Dalle culture orientali, tantrismo e taoismo, lo yoga integrale, ma anche la Bionergetica e il BMC® discipline occidentali ho preso molti spunti per lavorare sul corpo perchè ciò che ci viene chiesto oggi è un cambio di prospettiva e ho creato un mio metodo “THE PELVIC POWER®”
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Con questo metodo di esplorazione ci sono reali possibilità di miglioramento. È possibile un lavoro di gruppo o sedute individuali in presenza ma anche on-line, normalmente le persone imparano gli esercizi basici che possono ripetere a casa quotidianamente; con due tre mesi di esercizi costanti a casa c’è un notevole miglioramento, recupero, trasformazione.
Nel realizzare il mio metodo “The Pelvic Power® che calza sempre sulle esigenze della persona, ho valutato la maggior parte delle tecniche di allenamento del pavimento pelvico che vengono utilizzate nel mondo, in Italia, fino a 5/6 anni fa non si parlava di pavimento pelvico, ed ho estratto solo quelle che rispondevano alla mia idea di recupero e rieducazione pelvica:

“Attraverso tocco e movimento gli organi ci parlano nella loro lingua. E ogni volta ci dicono qualcosa di noi e io credo e sento questa cosa profondamente vera”.
A differenza dell’anatomia classica che studia il corpo solo attraverso tavole e modelli anatomici, l’approccio esperienziale si basa sulle informazioni che ci arrivano direttamente dal movimento, dal contatto e dalla voce.
E’ un approccio integrato all’analisi e alla rieducazione del movimento somatico: attraverso la personificazione e la riorganizzazione di modelli porta ad accrescere la consapevolezza e l’efficienza con cui ci si muove nel mondo.
Pioniera di questa ricerca e nuova visione è l’americana Bonnie Bainbridge Cohen che fonda il BMC (Body Mind Centering) Grazie a lei e altri ricercatori, l’anatomia è diventata un modo per conoscere il proprio corpo dall’interno e per cogliere i messaggi di quell’intelligenza più profonda che il corpo esprime.
Gli organi rappresentano la radice dei nostri veri bisogni, delle nostre motivazioni legate all’esserci. Riconnetterci alla nostra organicità significa riaprirci a un sentire ricco di emozioni e a una pienezza che ci riporta, in modo autentico, a chi siamo.
Conoscere il pavimento pelvico attraverso il contatto, il movimento e la visualizzazione, significa incontrare una qualità accogliente, morbida, rotonda. Sono dinamismi legati alla terra, al sangue. Gli stessi che possiamo trovare nelle danze tribali che sono calde e potenti.
Tutte queste caratteristiche le ho riunite in una proposta di lavoro che faccio one to one o in gruppo in presenza e online.
lo studio può essere approfondito e diventare una vera e propria ginnastica posturale: ci sono tanti segreti che può rivelarci il pp anche per chi fa danza o pratica altre discipline.
Ora sto proponendo “Partire dal Centro” una proposta di formazione per insegnanti yoga e pilates, affinchè un numero sempre più ampio di persone possa essere contattato istruito e diventi consapevole e sovrano di questa area e del corpo.
Spesso è dimenticato mentre scoprire che è il fulcro di ogni allenamento diventa sorprendente.
attenzione e intenzione.
Quando ci mettiamo a lavorare per potenziare o recuperare il pavimento pelvico, questi sono due termini che propongo continuamente al praticante.
La capacità di dirigere la nostra attenzione verso il pav.pelvico, o ancora meglio verso un muscolo che vogliamo allenare ci aiuta molto nel lavoro e se l’immagine è chiara ogni volta che facciamo un esercizio ci diventa più facile, più nitido ma per me è ancora più importante la parte da cui prende avvio il movimento. Una visualizzazione chiara, l’attenzione precisa concentrata su questa determinata parte del corpo e tutto diventa magia.
Ormai è risaputo che anche solo con l’attenzione, immaginando un movimento, si allenano il sistema nervoso e i muscoli.
Nell’agonismo sportivo si è constata una prestazione migliore quando il movimento è stato preventivamente pensato, immaginato.
L’intenzione invece determina l’intensità e la qualità del movimento.
L’intenzione ci aiuta ad allontanarci dall’automatismo.
Le immagini ci aiutano a rendere vivaci e anche divertenti i movimenti e a determinare l’intensità della nostra azione.
Per L’allenamento di questi muscoli indispensabile saper aumentare e diminuire la forza gradualmente .
Un muscolo non è solo una parte che si allunga o si accorcia, è la parte del ns corpo che esprime l’intensità della nostra intenzione, la nostra vitalità.
Lidia Bianchi
II pavimento pelvico è un diaframma orizzontale formato da legamenti e tessuto muscolare. Esso sorregge gli organi e forma la base mobile del bacino collegando i pubi alle tuberosità ischiatiche, il sacro e il coccige.
Ci rendiamo conto quindi dell’importanza di un pp tonico ed elastico.
Altre strutture di supporto orizzontali, quindi parallele al diaframma pelvico sono i diaframmi toracico, vocale, e cranico.
La SESSUALITA’ interessa gli organi riproduttivi del corpo, la cui funzionalità è strettamente collegata alla stimolazione sensuale ed è attivata dalla produzione di ormoni da parte del sistema endocrino.
Il rispetto per il proprio sé fisico è alla base della disponibilità a vivere la propria sessualità.
Più ci sentiamo a nostro agio e sicuri del nostro corpo e maggiori sono le possibilità di azione e interazione sessuale. E qui possiamo trovare i nostri confini.
Il rispetto degli altri è in larga misura basato sul rispetto di sé. In una relazione intima abbiamo bisogno di sapere che il nostro corpo è con noi, che soddisfa i nostri bisogni e rifiuta ciò che non è necessario o appropriato.
LA SESSUALITA’ ci riporta all’infanzia. Poiché le risposte a una stimolazione erotica sono basate sulle esperienze infantili della stimolazione orale, anale e tattile, esse ci mettono in contatto con intense esigenze emotive che possono essere state, o non essere state soddisfatte durante l’infanzia.
IL PIACERE SENSUALE e in genere vitale e presente alla nascita per essere poi gradualmente socializzato all’interno di limiti e confini “sani e positivi”
LA SESSUALITA’ rimane caricata delle problematiche dell’infanzia: le sensazioni di dipendenza e indipendenza, abbandono e bisogno di controllo sono alcuni dei possibili problemi che influiscono sul comportamento sessuale.
IL NOSTRO CORPO riceve sottili segnali dall’ambiente e può sapere che cosa è per noi sicuro e che cosa può invece rappresentare una minaccia.
Affidandoci alla saggezza del corpo per chiuderci quando è necessario e per aprirci quando siamo pronti a farlo, possiamo comprendere le esperienze di frigidità, impotenza o anche l’orgasmo.
PER POTER AMARE OCCORRE ESSERE PRESENTI CON TUTTO IL PROPRIO SE’.
Nella specie umana l’unione sessuale implica un’interazione personale. Questo ci immerge in un rapporto diretto e vulnerabile con il partner.
Se andiamo oltre l’aspetto di funzione riproduttiva, alla ricerca del piacere e della ricreazione, l’unione sessuale diventa un veicolo per il dialogo fisico con possibilità di unione spirituale (scambio fra un sé completo e un altro sé completo.
La sessualità interagisce in misura notevole con la nostra vita emotiva, essendo collegata con il sistema endocrino. La nostra sessualità ci accompagna per tutta la vita ed è condizionata dalle nostre scelte riguardo alla procreazione nonché alla possibilità di vivere una vita dimensionale.
Quindi la sessualità comprende il nostro sé sensuale e sessuale. L’energia sessuale esiste e noi possiamo incanalarla verso scopi utili. Le energie che si sviluppano all’interno di un corpo hanno la stessa fonte e siamo noi che scegliamo se scaricarle o dirottarle verso obiettivi diversi, quindi siamo responsabili rispetto all’uso della nostra energia. Per essere responsabili dobbiamo conoscere le nostre potenzialità.
La nostra energia può essere definita ENERGIA SESSUALE , ENERGIA EMOTIVA o SPINTA COMPETITIVA o AMORE ma ciò che conta è che noi possiamo comprenderne le caratteristiche e le manifestazioni e di accrescere la nostra capacità di farne un uso etico. Attraverso un dialogo con il nostro corpo e un sano rispetto della nostra stessa natura possiamo incominciare ad imparare da noi stesse.